Gli uomini antichi sapevano come mantenersi in forma: nell’età della pietra mangiavano carne, verdura e cereali. Ecco come replicare la dieta paleolitica
La paleo dieta qualche anno fa spopolò in rete. Il motivo? È una dieta che divenne molto popolare negli Stati Uniti nel 2014. Pare che parecchie star l’abbiano sfruttata per rimettersi in forma. Anche nel nostro paese questa dieta ha riscosso un notevole consenso. La dieta s’ispira al modello paleolitico, quando i cavernicoli cacciavano le prede e in particolare raccoglievano bacche e noci.
Chi ha fatto questa dieta, crede fermamente che l’uomo 10mila anni fa era forte armonia con l’ambiente e non soffriva di obesità, tumori e malattie cardiovascolari. Questo si può stabilire grazie all’analisi dei resti ossei ritrovati dagli antropologi. I dati racconti negli anni dallo studio delle popolazioni che vivevano nella preistoria ci permette di affermare che cacciatori-raccoglitori del Paleolitico superiore godevano di buona salute.
Il degrado è cominciato a farsi strada nel Neolitico, 10mila anni fa, con l’avvento dell’agricoltura. La dieta paleolitica, com’è facilmente intuibile, è caratterizzata dà frutta e verdura di stagione, noci e semi. Ma c’è anche la carne! Carni magre, pesce, uova ma non cereali, cibi zuccherati, i latticini e i prodotti industriali.
Anche i legumi vanno tenuti alla larga. Chiaramente, è una dieta che può andare bene nel breve periodo, ma a lungo andare, oltre a risultare frustrante, può provocare disturbi del comportamento alimentare. Facciamo un esempio: a colazione si possono mangiare uova alla coque e lamponi mentre a pranzo pollo o carpaccio di manzo, insalata, pomodori e uova o avocado al limone, frutta di stagione e a cena salmone o altro pesce, spinaci o broccoli, mandorle o noci.
La paleodieta come ogni dieta prevede i cosiddetti cibi spazzatura, ma ovviamente non è regime sana. Per il resto, è una dieta come tante, molto costosa e che presenta comunque dei seri rischi per la salute.